Chiusura Piazza: ore 18,30
Apertura Cancelli: ore 19,30
Anastacia: ore 21
Simply Red: ore 22,15
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Apertura Cancelli: ore 19,30
Anastacia: ore 21
Simply Red: ore 22,15
Lucca Summer Festival annuncia il primo appuntamento della 19°edizione.
Un evento speciale, una serata unica, un doppio appuntamento.
Simply Red plus Anastacia, un double bill che promote grandi sorprese, in esclusiva per il Lucca Summer Festival.
Trent’anni dopo aver fatto avvicinare una generazione alle gioie della soul music attraverso la loro irrefrenabile, irresistibile versione del classico Money’s Too Tight Too Mention dei Valentine Brothers’, i Simply Red tornano con un tour mondiale e un nuovo album, “Big Love”.
I Simply Red hanno concluso la loro iniziale e ininterrotta corsa di 25 anni con un concerto d’addio alla O2 di Londra nel 2010 e adesso, incoraggiati dall’ottima qualità del nuovo album “Big Love” pubblicato nel giugno 2015, i Simply Red torneranno a suonare con entusiasmo tutti i grandi successi.
Mick Hacknall sara’ affiancato dai colleghi di lunga data Ian Kirkham (sax), Steve Lewinson (basso), Kenji Suzuki (chitarra), Kevin Robinson (tromba e flauto) e Dave Clayton (tastiere) con l’aggiunta del nuovo batterista Roman Roth.
Non c’è stata una particolare rottura per i Simply Red nel 2010 ma semplicemente la decisione di Hucknall di discostarsi dalle luci dei riflettori per seguire la figlia. “Sono stato cresciuto da mio padre e desideravo essere un buon padre per mia figlia così come il mio è stato per me. Adesso lei ha sette anni, è più semplice per lei per girare con quella che chiama la ‘rock’n’roll band’.”
È il momento giusto per tornare, per i Simply Red. Una nuova generazione sta scoprendo il delicato potere di Holding Back The Years che Hucknall scrisse all’età di 17 anni come riflessione sullo sconvolgimento che sua madre causò nel momento in cui lasciò la famiglia quando lui aveva tre anni. E poi c’è For Your Babies, una delle più innocentemente romantiche canzoni d’amore mai scritte, contraddistinta da una melodia capace di sciogliere il cuore.
I Simply Red, nonostante il grande successo che li ha portati a vendere 60 milioni di album, non sono mai rientrati o stati definiti da un preciso trend o movimento. Ciò ha contribuito a fornire alla musica una qualità senza tempo che ha permesso al gruppo di avere brani da Top Ten negli anni ‘80, ‘90 e 2000.
Il successo dei Simply Red risiede nella loro capacità di assimilare la musica che più è vicina alla loro anima – soul, funk, reggae – e darle un suono alla Simply Red. L’album di debutto della band del 1985, Picture Book, ci conduceva verso un groove R&B anni ’60, l’album del 1987 da milioni di copie Men and Women viaggiava verso il funk, e gli album di grandissimo successo A New Flame (1989) e Stars (1991) avevano trovato l’equilibrio tra il pop e il soul ma tutti condividevano il medesimo spirito. Quando i Simply Red hanno virato verso la moderna dance music con la number one hit Fairground e l’album Life del 1995, l’hanno colorato del loro unico, inconfondibile sound. I Simply Red possono anche fare una cover di Bob Dylan – ascoltate la loro versione di Positively Fourth Street, dall’album Home del 2003 – e farla propria. “Puoi chiudere gli occhi e ascoltare uno qualsiasi dei nostri brani e saprai istantaneamente chi è”, dice Hucknall. “Questo è un aspetto della nostra carriera di cui sono orgoglioso.”
Il tour giunge in un momento in cui Hucknall è in pace con la sua eredità e con il suo posto nella storia della musica britannica. “La cosa migliore dell’invecchiare, dello sposarsi, del diventare padre e cambiare il tuo stile di vita è che non pensi più che tutto riguardi te. Questo ha un profondo impatto”, dice. “Ho smesso di dare importanza alle critiche; non mi danno più fastidio e mi sento più a posto con ciò che faccio di quanto non mi sia mai capitato.”
Mentre Hucknall si prepara a dare il via a uno dei più grandi tour della carriera dei Simply Red, e la band entra nella sua quarta decade, il suo obiettivo è più chiaro che mai. “Ci chiamiamo Simply Red per un motivo”, dice il cantante con una delle migliori voci nella soul music. “Voglio mantenere tutto semplice. I nostri fan sanno chi siamo. Ci sono stati fedeli. Adesso sono pronto ad andare là fuori e dare loro ciò che vogliono.”
Il mondo che è pieno di cantanti che sanno farsi ascoltare, scrivere una canzone godibile e proporre un sound accattivante. Ma ci sono veramente pochissimi artisti che possiedono quel tono assolutamente inconfondibile che riconoscerai all’istante, senza alcuna ombra di dubbio. Quella voce che ti cattura, che ti fa venire i brividi: piena di anima, vibrante, quel tipo di voce che solo le vere star possiedono. Questa è Anastacia.
Resurrezione. Una parola forte. Per esempio, è la traduzione del nome di Anastacia in greco. Qualcosa che rinasce. Anastacia ha alle spalle un lungo viaggio personale e artistico. Qualche volta devi perderti per poterti ritrovare, per poter superare ogni sfida, per sperimentare nuove vie: ma se sei abbastanza determinato troverai il modo di tornare al meglio. Riuscirai a riportare in vita tutto ciò che ha preso una direzione sbagliata.
Se c’è qualcuno che sa come usare tutta la propria forza interiore per focalizzarsi e non arrendersi mai, quella è Anastacia.
Forse è il caso di fare un passo indietro per chi non conosce le vicissitudini più recenti che Anastacia ha dovuto affrontare. Nell’Aprile del 2013, per la seconda volta in dieci anni, le è stato diagnosticato un cancro al seno. Un colpo che avrebbe abbattuto quasi chiunque. Ma Anastacia si è rifiutata di arrendersi e di lasciar prendere il controllo alla malattia.
“La parola che inizia per C si porta dietro una nube nera. Chi la sente pensa automaticamente alla morte. Io no.”
Nella sua mente Anastacia ha sempre saputo che questo giorno sarebbe potuto arrivare, e per quanto una persona non possa mai essere preparata fino in fondo per l’evenienza, lei aveva studiato e trovato le opzioni migliori per affrontare la questione e sapeva già come avrebbe agito.
I cambiamenti e gli ostacoli affrontati da Anastacia sono andati di pari passo con quelli dell’industria discografica. Un mondo che ha ricevuto colpi durissimi, ma che ha saputo reagire. Nessuno può vivere senza musica. Nessuno può sopravvivere senza lottare.
“A volte mi domando se il mio scopo su questo pianeta sia diventare un modello per le persone. Considero le mie sfide un dono, e la mia voce un mezzo.”